La trinacria e le sue caratteristiche tre gambe piegate. E’ il simbolo per eccellenza della Sicilia.
Ehi tu, sì proprio tu che stai leggendo! Hai mai visto quella strana figura con tre gambe che sembra uscita da un libro di mitologia greca dopo una serata ad alto tasso alcolico?
Beh, quello è il simbolo della mia amata Sicilia, la trinacria.
E fidati, ha una storia intricata quanto quella della stessa Sicilia!
Presente sulla bandiera e sullo stemma ufficiale della regione.
Questo antico emblema racchiude millenni di storia e tradizione della nostra amata isola.
Ma quali sono le origini e il significato di questo affascinante simbolo?
Scopriamolo insieme in questo viaggio alla scoperta della Trinacria siciliana.
Le Origini della Trinacria Siciliana: Un Simbolo Antichissimo
La trinacria siciliana ha origini che si perdono nella notte dei tempi.
Pensate, è più vecchia persino della ricetta segreta della pasta con le sarde di mia nonna!
Queste origini affondano le radici nella mitologia e nella storia della Sicilia.
Il nome “trinacria” sembra derivare dal greco e significa “tre punte“. Probabile riferimento alla forma triangolare dell’isola con i suoi tre promontori principali:
– Capo Peloro (Messina)
– Capo Passero (Siracusa)
– Capo Boeo o Lilibeo (Marsala)
Ma, secondo me, potrebbe benissimo rappresentare le tre cose che ogni buon siciliano deve saper fare: mangiare, bere e… dormire 😁. Ma purtroppo per voi non scelgo io….
Le prime testimonianze della trinacria in Sicilia risalgono addirittura al VII-VI secolo a.C. Il simbolo compare infatti su alcune monete greche ritrovate sull’isola. (se vuoi scoprire di più sulla dominazione Greca in Sicilia leggi il nostro articolo)
Si trattava di una primitiva raffigurazione a tre gambe, senza la testa di Medusa al centro che sarebbe stata aggiunta solo in epoca successiva.
Il Significato della Trinacria Siciliana: Tra Geografia e Mitologia
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Ma qual è il significato profondo di questo enigmatico simbolo a tre gambe?
Questo simbolo è come un coltellino svizzero: ha mille significati!
In realtà la trinacria racchiude diversi livelli di significato che si sono sovrapposti nel corso dei secoli:
– Significato geografico: come già detto, le tre gambe rappresentano i tre promontori principali della Sicilia. Sottolineando nello stesso tempo la particolare forma triangolare dell’isola.
– Significato storico: le tre gambe simboleggiano le tre popolazioni principali che abitarono anticamente la Sicilia: Sicani, Siculi ed Elimi. (leggi di più della preistoria in Sicilia qui).
– Significato mitologico: secondo la mitologia greca, la trinacria rappresenterebbe le tre ninfe che sostenevano l’isola (per quanto mangiamo in Sicilia forse 3 sono poche 😂). Potrebbero rappresentare anche le tre Gorgoni (tra cui Medusa).
– Significato astronomico: come evoluzione del triscele solare.
Le tre gambe rappresenterebbero il movimento del sole nelle sue fasi di alba, mezzogiorno e tramonto.
– Simbolo di fertilità: in alcune interpretazioni, le tre gambe unite al centro potrebbero rappresentare un un simbolo fallico di fertilità e prosperità.
La Testa di Medusa: Un’Aggiunta Successiva
Come se tre gambe non bastassero, qualche genio del passato ha pensato bene di aggiungere la testa di Medusa al centro.
Perché, si sa, niente dice “benvenuto in Sicilia” come una testa mozzata con i serpenti al posto dei capelli!
Ma ehi, almeno le hanno messo delle spighe di grano tra i capelli. Perché anche i mostri mitologici hanno diritto a un look alla moda!
A parte lo scherzo: elemento fondamentale della trinacria siciliana è la testa di Medusa posta al centro, tra le tre gambe.
Questa però non era presente nelle prime versioni del simbolo. Fu aggiunta solo in epoca successiva, probabilmente in età romana.
Medusa una delle tre Gorgoni della mitologia greca. Mostri, con serpenti al posto dei capelli, il cui sguardo pietrificava chiunque le guardasse.
Nella mitologia Greca Perseo decapitò Medusa e ne donò la testa ad Atena.
La Dea la pose sul suo scudo come arma.
Nella trinacria siciliana, la testa di Medusa è raffigurata con spighe di grano intrecciate ai serpenti. Questo per simboleggiare la fertilità dell’isola.
Gli occhi sono sbarrati in un’espressione apotropaica, per allontanare il male e proteggere la Sicilia.
La Trinacria Siciliana nella Storia della Sicilia
La trinacria ha fatto più giri di giostra della ruota della fortuna. È stata sulle monete, sugli stendardi, persino sul Regno di Trinacria (che nome originale, eh?).
Nel corso dei secoli, la trinacria è stata adottata come simbolo ufficiale da diversi regnanti e istituzioni che hanno governato la Sicilia:
– Utilizzata sulle monete e gli stendardi del Regno di Sicilia in epoca normanna e sveva (XI-XIII secolo).
– Simbolo ufficiale del Regno di Trinacria. Nato nel 1302 a seguito della Pace di Caltabellotta che pose fine alla Guerra del Vespro.
– Mantenuta come emblema del Regno delle Due Sicilie sotto la dominazione borbonica (1816-1860).
Un momento cruciale nella storia della trinacria fu la Guerra del Vespro del 1282.
Il simbolo venne utilizzato come emblema della rivolta anti-angioina. (In quel caso le tre gambe rappresentarono la fuga dei Francesi dall’isola 😂. Purtroppo anche questo è frutto della mia immaginazione).
Secondo la leggenda, le città di Palermo, Corleone e Messina si unirono sotto il segno della trinacria per scacciare gli oppressori francesi.
La Bandiera della Sicilia: La Trinacria su Sfondo Giallo-Rosso
Oggi la trinacria fa bella mostra di sé sulla bandiera ufficiale della Regione Siciliana. Giallo e rosso, come il sole e… il pomodoro? Il sangue versato nelle lotte? La faccia di un turista dopo una giornata in spiaggia senza crema solare? Scegliete voi! 😜
Ovviamente scherzo!!
Oggi la trinacria campeggia al centro della bandiera ufficiale della Regione Siciliana, adottata con legge regionale nel 1990.
Nella bandiera troviamo i colori giallo e rosso.
Secondo tradizione dovrebbero ricordare:
– Il giallo: le messi dorate dei campi di grano siciliani
– Il rosso: il sangue versato dai siciliani nelle lotte per l’indipendenza
Al centro trova posto lo stemma regionale con la trinacria, che “riproduce lo stemma della Regione Siciliana”, come recita la legge.
Lo Stemma Ufficiale della Regione Siciliana
Lo stemma ufficiale della Regione è una vera opera d’arte burocratica. “Triscele color carnato in campo di rosso e oro”, recita la descrizione.
Sembra il menu di un ristorante fusion!
Ma ehi, almeno hanno mantenuto la trinacria. Immaginate se avessero scelto come simbolo un cannolo?
Torniamo al momento serietà:
Lo stemma ufficiale della Regione Siciliana, adottato nel 1990, è così descritto dalla legge regionale:
“Stemma: Costituito da uno scudo alla francese raffigurante al centro la triscele color carnato in campo di rosso e oro (due quarti rossi e due quarti oro, alternati). Lo scudo è sormontato da corona turrita color oro.”
La “triscele color carnato” è ovviamente la trinacria con le sue tre gambe piegate. I colori rosso e oro riprendono quelli tradizionali della bandiera siciliana.
Curiosità e Aneddoti sulla Trinacria Siciliana
Concludiamo questo viaggio alla scoperta della trinacria con alcune curiosità e aneddoti su questo affascinante simbolo:
Sapevate che la trinacria è presente anche sulla bandiera dell’Isola di Man?
Immagino la conversazione: “Ehi, ci rubate il simbolo?” “No, no, il nostro ha le gambe dritte!” “Ah beh, allora tutto ok!”. Sembra, a parte lo scherzo che questa similitudine sia testimone di antiche connessioni tra questi territori.
E quella volta che l’Assemblea Regionale voleva rimuovere la trinacria da Palazzo dei Normanni?
Mamma mia, che casino! Sembrava di essere tornati ai tempi del Vespro, ma con meno spade e più social media.
Nella mitologia greca, si narra che la Sicilia fosse nata dalle tre gocce di sangue cadute quando Crono evirò il padre Urano. Le tre gocce diedero origine ai tre promontori dell’isola.
Secondo un’interpretazione esoterica, le tre gambe della trinacria rappresenterebbero i tre gradi della massoneria: apprendista, compagno e maestro.
In conclusione, la trinacria rappresenta molto più di un semplice simbolo araldico.
È l’emblema di un’identità millenaria, sintesi perfetta della storia, della cultura e dello spirito della Sicilia e dei siciliani.
Un simbolo antico eppure modernissimo, capace ancora oggi di raccontare l’anima di questa straordinaria isola.
E ricordate: se vedete tre gambe che corrono, non è un effetto del sole siciliano. È solo la nostra amata trinacria che vi dà il benvenuto sull’isola!