ARRIVO DI ROMA, I ROMANI IN SICILIA
L’arrivo dei Romani in Sicilia è parallelo alla perdita di influenza del mondo Greco ed è avvenuto nella metà del terzo secolo A. C.. La motivazione principale è stata, probabilmente, la paura dell’impero Cartaginese che, senza gli antagonisti Greci, avrebbe potuto prendere il controllo della Sicilia.
Un ruolo da protagonisti nella vicenda può essere riconosciuto ai Mamertini, un popolo Italico legato a una tradizione basata sulla guerra e sul saccheggio. Intorno al 280 A.C. i Mamertini scesero in Sicilia attirati dalla ricchezza dell’isola. Dopo vari assalti nei centri abitati dell’isola furono confinati nella città di Messina. Ma la loro natura li spinse a continuare le loro scorribande sia sull’isola sia oltre lo stretto, diventando una costante minaccia sia per i Romani sia per i Cartaginesi.
I Mamertini sia allearono in un primo momento con Cartagine e proprio il loro improvviso voltafaccia fu la scusa che permise a Roma di sbarcare in Sicilia. Questo evento può essere considerato il preludio alla prima guerra punica.
PRIMA GUERRA PUNICA
La Prima guerra punica cominciò nel 264 A.C. e finì nel 241 A.C., fu probabilmente la guerra più grande, per quel che riguarda le risorse economiche e in vite umane, fino al quel momento mai vista.
Una svolta nella guerra fu la creazione da parte di Roma della sua prima flotta navale, senza la quale non sarebbe stato possibile combattere Cartagine. La guerra terminò nel 241 con la resa di Cartagine.
Dal punto di vista della popolazione Siciliana la guerra portò solo un enorme numero di vittime. Unica parte della Sicilia che rimase quasi immune dalla guerra fu Siracusa, governata da Ierone. Il sovrano si alleò inizialmente con Cartagine ma questa alleanza durò pochissimo, presto Ierone capì di aver scelto la parte sbagliata e firmò un alleanza con Roma, a cui restò fedele sino alla morte, aiutando in guerra con la fornitura di grano e altri viveri.
Alla fine della prima guerra punica la Sicilia, a parte Siracusa, era totalmente Romana.
SECONDA GUERRA PUNICA
La seconda guerra punica ebbe inizio nel 218 A.C. e finì nel 202 A.C. (in Sicilia sino al 210). Anche durante questo conflitto la Sicilia ebbe un ruolo fondamentale.
Dopo la morte di Ierone i suoi eredi voltarono la faccia a Roma alleandosi con Cartagine. In Sicilia questo conflitto portò diversi scontri. Va sottolineato l’importante ruolo di Archimede che, grazie al suo ingegno, riuscì a ritardare di parecchi anni l’ assedio a Siracusa. Alla fine Siracusa cedette nel 211 A.C. e questo mise fine alla presenza Cartaginese in Sicilia.
In realtà da quest’anno in poi comincia la storia della Sicilia come provincia Romana.
I ROMANI IN SICILIA L’ISOLA PROVINCIA ROMANA
Storia che per molti anni proseguì senza avvenimenti di particolare interesse.
Questo sino all’arrivo delle rivolte degli schiavi: la prima capeggiata da Euno avvenuta tra il 136 e il 132 A.C. e la seconda capeggiata da Salvio Trifone tra il 101 e il 98 A.C..
Da sottolineare, un punto di vista storico fu anche la vessazione dell’isola durante l’operato del propretore Gaio Verre dal 73 al 71 A.C., ricordata nell’opera di Cicerone “Verrine”. Sono anche di quel periodo le guerre contro i pirati che imperversavano sull’isola.
Dopo Verre importante nella storia dell’isola fu la guerra civile tra il 49 e il 45 A.C. tra Cesare e Pompeo che ovviamente interessò la Sicilia da sempre considerata “il granaio di Roma”. La situazione precipitò nell’isola dopo la morte di Cesare e le successive lotte per il potere.
Alla fine di questa fase di scontro dei triunviri e Pompeo la Sicilia era rimasta devastata dagli scontri.
Nel 27 A.C. Ottaviano viene proclamato Augusto diventando così Imperatore anche della Sicilia.
Il periodo della Sicilia provincia dell’Impero non ha molte fonti e quindi l’unico episodio che merita menzione è un’altra guerra servile che avvenne tra il 253 e il 268
La Sicilia restò provincia Romana fino alla caduta dell’impero Romano d’occidente, quando i vandali se ne impadronirono nel 440, terminando così il periodo dei Romani in Sicilia.