Cosa vedere in Sicilia Occidentale

Cosa vedere in Sicilia Occidentale: Itinerario di 7 Giorni tra Avventure, Cannoli e Abbronzature Improbabili

Cosa vedere in Sicilia

Scopri cosa vedere in Sicilia Occidentale.

Terra di mare cristallino, templi antichi e arancini (arancine 😁) che ti faranno dimenticare la dieta più velocemente di quanto tu possa dire “mamma mia”.

Se state pensando di visitare questa parte dell’isola, preparatevi a un’avventura che vi lascerà con la pancia piena, il cuore colmo di ricordi e, molto probabilmente, un’abbronzatura a chiazze che vi farà sembrare una mozzarella marmorizzata.

In questo articolo, vi propongo un itinerario di 7 giorni per scoprire le meraviglie della Sicilia occidentale. Dalle spiagge dorate di San Vito Lo Capo alle misteriose rovine di Selinunte, vi guiderò attraverso un viaggio che vi farà innamorare di questa terra ricca di storia, cultura e, naturalmente, cibo che vi farà allargare la cintura di almeno tre buchi.

Perché dovreste perdere tempo (e chili) visitando la Sicilia occidentale?

Prima di tuffarci nel nostro itinerario come un turista accaldato in una fontana di Palermo, lasciate che vi spieghi perché la Sicilia occidentale merita una visita.

Questa zona dell’isola offre un mix perfetto di storia, natura e cultura.

Dove altro potete fare il bagno in acque cristalline al mattino, passeggiare tra antiche rovine greche al pomeriggio, e finire la giornata mangiando il vostro peso in pasta alla Norma? 

E non dimentichiamoci del cibo! Se non avete mai assaggiato un cannolo fresco di Trapani, beh, non avete davvero vissuto. È come un orgasmo culinario, ma senza il fastidio di dover cambiare le lenzuola dopo (forse ho esagerato).

Come organizzare il vostro itinerario in Sicilia occidentale senza finire come un pollo arrosto?

Organizzare un itinerario in Sicilia occidentale può sembrare un’impresa titanica, come cercare di mettere a dieta un siciliano.

Ma non temete! Con un po’ di pianificazione (e una buona dose di flessibilità per le inevitabili pause gelato), potrete vedere il meglio di questa regione in 7 giorni.

l mio consiglio? Noleggiare un’auto. Sì, lo so, guidare in Sicilia può essere un’avventura a sé, come partecipare a una gara di Formula 1 con un triciclo, ma fidatevi, ne vale la pena.

E poi, come altrimenti potreste fermarvi in ogni bar che promette “il miglior cannolo dell’isola“? Spoiler: sono tutti i migliori, e sì, li proverete tutti.

Giorno 1: Palermo, o come imparare a amare il caos

Palermo

Il nostro tour della Sicilia occidentale parte dalla città di Palermo .

Questa città è un assalto ai sensi, in tutti i sensi possibili.

Preparatevi a strade caotiche che farebbero sembrare il traffico di Roma un raduno di pensionati in bicicletta, mercati chiassosi dove potreste trovare di tutto, dalla frutta fresca a un ricambio per la vostra Fiat Panda dell’89, e un’architettura che vi farà girare la testa più di un bicchiere di Marsala bevuto a stomaco vuoto.

Cosa vedere a Palermo? La lista è lunga quanto la coda per il bagno dopo una cena a base di frutti di mare, ma non potete perdervi la Cattedrale, il Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina.

E se avete stomaco forte, fate un salto alle Catacombe dei Cappuccini.

Vi assicuro che dopo aver visto centinaia di mummie, apprezzerete molto di più il vostro gelato pomeridiano. Niente come un po’ di “memento mori” (ricordati che devi morire) per far venire voglia di strafogarsi di dolci, no?

Non dimenticate di fare una passeggiata nei mercati storici come Ballarò o Vucciria. Qui potrete assaggiare alcune delle specialità locali come le panelle o lo sfincione.

Ma attenzione: se qualcuno vi offre una “quarume“, pensateci due volte.

A meno che non siate fan degli interiori bolliti, ovviamente. In quel caso, buon appetito e che Dio vi benedica lo stomaco.

Giorno 2: Erice e Trapani, dove le gambe vi malediranno

erice

Il secondo giorno del nostro itinerario ci porta a Erice, un piccolo borgo medievale arroccato su una montagna. La vista da quassù è mozzafiato, ma preparatevi a camminare come se steste partecipando a una maratona in salita.

Le stradine di ciottoli sono affascinanti, ma dopo un’ora vi chiederete perché non avete fatto più esercizio prima di questo viaggio, e probabilmente maledirete tutti quei cannoli extra che avete mangiato il giorno prima.

Dopo aver esplorato Erice (e aver giurato di iniziare la dieta… domani), scendiamo a Trapani.

Questa città è famosa per le sue saline, che creano un paesaggio surreale fatto di vasche d’acqua e mulini a vento.

È come essere in Olanda, ma con un sole che picchia decisamente di più e la consapevolezza che, sì, quella è acqua di mare e no, non potete tuffarvi per rinfrescarvi.

A Trapani non perdetevi il centro storico e il lungomare.

E già che ci siete, fate una sosta in una delle tante pasticcerie per assaggiare i famosi dolci di mandorla.

Sì, lo so, non sono cannoli, ma date una chance anche agli altri dolci, dai! La vostra pancetta vi ringrazierà per la varietà.

Se ti va di approfondire ecco il nostro articolo su: Cosa vedere a Trapani.

Giorno 3: San Vito Lo Capo e la Riserva dello Zingaro, o come diventare una aragosta in 24 ore

riserva dello zingaro

Il terzo giorno è dedicato al relax e alla natura. San Vito Lo Capo vi accoglierà con la sua spiaggia da cartolina, acqua cristallina e un’atmosfera da vacanza perenne.

Se siete fortunati, potreste capitare durante il Cous Cous Fest. In tal caso, preparatevi a mangiare cous cous in ogni sua variante possibile e immaginabile.

Sì, anche il cous cous dolce esiste. No, non chiedetemi perché. Alcune domande è meglio lasciarle senza risposta.

Nel pomeriggio, visitate la Riserva Naturale dello Zingaro.

Questo tratto di costa incontaminata è un paradiso per gli amanti della natura e del trekking.

Ci sono sette calette raggiungibili solo a piedi, quindi mettete gli scarponcini e preparatevi a sudare come se foste in una sauna finlandese.

Ma vi assicuro che quando vi tufferete in quelle acque cristalline, dimenticherete ogni fatica. E anche la sensazione delle vostre gambe che vi implorano pietà.

Ecco i nostri articoli su: Riserva dello Zingaro e San Vito lo Capo

Giorno 4: Isole Egadi, dove scoprirete che il paradiso esiste (ed è pieno di pesce fresco)

Cosa vedere a Favignana

È tempo di prendere il largo! Da Trapani partono i traghetti per le Isole Egadi.

Favignana è la più famosa, con le sue calette di acqua turchese e le antiche cave di tufo.

Se avete tempo, fate un salto anche a Levanzo, la più piccola e selvaggia delle Egadi.

È come essere su un set di un film di pirati, ma con meno Johnny Depp e più pescatori locali che vi guarderanno come se foste appena scesi da Marte.

Il mio consiglio? Noleggiate una bicicletta a Favignana e esplorate l’isola in totale libertà.

Ma attenzione: dopo una giornata di pedalate sotto il sole siciliano, potreste ritrovarvi a bere più Malvasia del dovuto la sera.

Non dite che non vi avevo avvertito! E sì, domani mattina odierete la vostra decisione di noleggiare quella bici, ma hey, le vacanze sono fatte per i rimpianti (e per le foto da postare su Instagram per far ingelosire i vostri amici rimasti a casa).

Ecco il nostro articolo su: Favignana.

Giorno 5: Selinunte e Mazara del Vallo, dove la storia incontra il pesce (e vince il pesce)

Il quinto giorno ci porta nel cuore della storia antica della Sicilia.

Il Parco Archeologico di Selinunte è uno dei siti archeologici più grandi d’Europa.

Qui potrete passeggiare tra le rovine di antichi templi greci e immaginare come doveva essere la vita 2500 anni fa. Spoiler: probabilmente meno comoda, ma con meno turisti che si fanno i selfie con le colonne doriche.

Nel pomeriggio, spostatevi a Mazara del Vallo.

Questa città è famosa per il suo porto peschereccio e per il Satiro danzante, una statua bronzea ritrovata in mare.

Ma la vera attrazione qui è il cous cous di pesce. Sì, di nuovo cous cous. Ma fidatevi, questo è diverso.

È come se il mare avesse deciso di farsi cous cous.

E se siete fortunati, potreste anche assaggiare il famoso gambero rosso di Mazara.

È così buono che potreste decidere di trasferirvi qui solo per mangiarlo tutti i giorni. Non vi biasimerei.

Ecco il nostro articolo su: Mazara del Vallo.

Giorno 6: Marsala e le saline, tra vino e fenicotteri (no, non è un’allucinazione)

Saline Marsala

Marsala! Terra del famoso vino liquoroso e di paesaggi che sembrano usciti da un quadro… o da una sbornia particolarmente creativa.

Iniziate la giornata con una visita a una cantina storica.

E sì, ci saranno degustazioni. No, non è troppo presto per bere. Siete in vacanza, ricordate? E poi, come diceva mia nonna, “il vino fa buon sangue“. Certo, lo diceva anche delle frattaglie, ma questo è un altro discorso.

Nel pomeriggio, non perdetevi le saline di Marsala.

Qui, oltre ai mucchi di sale che sembrano piccole montagne bianche, potreste avvistare i fenicotteri rosa.

Sì, avete capito bene. Fenicotteri…in Sicilia.

La natura non smette mai di sorprenderci.

È come se qualcuno avesse deciso di mescolare un documentario naturalistico con un film di Federico Fellini.

Se vuoi approfondire ecco l’articolo su Marsala.

Giorno 7: Agrigento e la Valle dei Templi, il gran finale (o l’inizio della vostra dieta post-vacanza)

Per l’ultimo giorno del nostro itinerario, ci spostiamo un po’ più a sud, ad Agrigento. La Valle dei Templi è uno spettacolo che vi lascerà a bocca aperta.

Questi antichi templi greci sono così ben conservati che quasi vi aspettereste di vedere un sacerdote greco uscire da un momento all’altro, magari per chiedervi se avete visto passare Zeus.

Non perdetevi il Tempio della Concordia, uno dei templi greci meglio conservati al mondo.

E se avete ancora energie (e non siete completamente cotti dal sole siciliano), fate un salto alla Scala dei Turchi, una scogliera di marna bianca che sembra una gigantesca scala che scende verso il mare.

È il posto perfetto per scattare quella foto da mettere come sfondo del vostro computer, così da poter sognare ad occhi aperti durante quelle noiose riunioni di lavoro una volta tornati a casa.

Ecco i nostri consigli su: Cosa visitare ad Agrigento.

Come muoversi durante il vostro itinerario in Sicilia occidentale senza impazzire (o quasi)

Come accennato prima, il modo migliore per esplorare la Sicilia occidentale è noleggiare un’auto.

Le strade possono essere un po’ caotiche, soprattutto nelle città, ma vi daranno la libertà di fermarvi dove volete e di scoprire angoli nascosti che altrimenti vi perdereste.

E poi, guidare in Sicilia è un’esperienza a sé. Dove altro potete vedere una Fiat Panda trasportare un intero mobilio sul tetto?

Se proprio non ve la sentite di guidare (o se avete paura di finire per sbaglio in Africa), ci sono tour organizzati che coprono le principali attrazioni.

Ma vi perderete la gioia di fermarvi in ogni bar che promette “il miglior cannolo della Sicilia“. E credetemi, sono tanti. Tipo, davvero tanti.

Quali sono le spiagge più belle della Sicilia occidentale? (Spoiler: sono tutte belle)

La Sicilia occidentale è un paradiso per gli amanti del mare. Alcune delle spiagge più belle includono:

  • San Vito Lo Capo: sabbia bianca e acqua cristallina. Un classico, come la pasta al pomodoro, ma molto più fotogenica.
  • Cala Rossa a Favignana: una caletta di roccia con acqua turchese. Perfetta per lo snorkeling e per far credere ai vostri amici su Instagram che siete ai Caraibi.
  • Scopello: piccole calette circondate da faraglioni. Instagrammabile al 100%. Preparatevi a passare più tempo a scattare foto che a nuotare.
  • Spiaggia dei Conigli a Lampedusa: spesso votata come una delle spiagge più belle del mondo. E per una buona ragione. È così bella che potreste dimenticarvi di tornare a casa.

Cosa mangiare durante il vostro viaggio in Sicilia occidentale? (O come tornare a casa rotolando)

Cassata siciliana

Oh, questa è la domanda che aspettavo! La cucina siciliana è un tripudio di sapori e la parte occidentale dell’isola non fa eccezione. Alcuni piatti da non perdere:

  • Cannoli: ovviamente. Se non mangiate almeno un cannolo al giorno, state facendo qualcosa di sbagliato. E sì, contano come prima colazione.
  • Pasta alla Norma: melanzane, pomodoro e ricotta salata. Semplice ma divina. Come un bacio, ma in versione pasta.
  • Cous cous di pesce: soprattutto a Trapani e San Vito Lo Capo. È come se il Mediterraneo avesse deciso di farsi piatto.
  • Cassata siciliana: un dolce che è praticamente un’opera d’arte. E sì, contiene più calorie di quelle che brucereste in un mese di palestra. Ma hey, le calorie in vacanza non contano, giusto?

E non dimenticatevi di assaggiare i vini locali. Il Marsala è il più famoso, ma ci sono molti altri vini eccellenti da scoprire. E ricordate, come diceva sempre mio nonno: “Il vino fa cantare, l’acqua fa… andare in bagno“.

  • E se piove? (Sì, può succedere anche in Sicilia) Ora, so cosa state pensando: “Hai parlato solo di sole e mare. Cosa facciamo se piove?” Beh, prima di tutto, complimenti per essere così previdenti. In secondo luogo, non preoccupatevi! La Sicilia ha molto da offrire anche nei (rari) giorni di pioggia. Potete rifugiarvi in uno dei tanti musei dell’isola. Il Museo Archeologico Regionale di Palermo, ad esempio, è perfetto per una giornata piovosa. Potrete ammirare reperti antichi mentre fuori diluvia, sentendovi un po’ come Indiana Jones in pensione. Oppure, perché non approfittarne per un tour gastronomico? Molti bar e ristoranti offrono degustazioni al coperto. È l’occasione perfetta per assaggiare tutti quei vini e formaggi che non avevate ancora provato perché eravate troppo occupati a scottarvi in spiaggia. E se proprio non sapete cosa fare, c’è sempre l’opzione di rifugiarsi in una pasticceria e mangiare cannoli finché non smette di piovere. Hey, non giudicatemi, è una strategia perfettamente valida! Il souvenir perfetto (no, non è una maglia con su scritto “Sono stato in Sicilia e tutto ciò che ho portato è questa stupida maglietta”) Prima di concludere il nostro tour virtuale della Sicilia occidentale, parliamo di souvenir. Perché, ammettiamolo, non siete veramente stati in vacanza se non tornate a casa con una valigia piena di cianfrusaglie che finiranno dimenticate in un cassetto. Il mio consiglio? Puntate sul cibo. Un barattolo di sale delle saline di Trapani, per esempio. Potrete usarlo per condire i vostri piatti a casa e fingere di essere ancora in vacanza. O una bottiglia di Marsala, perfetta per quelle serate in cui volete sentirvi sofisticati (o dimenticare rapidamente una brutta giornata di lavoro). Per gli amanti del kitsch, non posso non consigliare una testa di moro in ceramica. Sono quei vasi a forma di testa che vedrete ovunque. Sono così brutti che finiscono per essere belli. Perfetti per far alzare un sopracciglio ai vostri ospiti quando vengono a cena. E per chi vuole qualcosa di veramente unico, che ne dite di un pupo siciliano? Sono quelle marionette tradizionali che rappresentano personaggi storici. Potrete usarle per mettere in scena il vostro personale spettacolo intitolato “Le mie vacanze in Sicilia”, con tanto di battaglie epiche tra voi e un cannolo gigante. Cosa vedere in Sicilia Occidentale: Consigli pratici Ecco i punti principali da ricordare per il vostro viaggio in Sicilia occidentale:
  • Noleggiate un’auto, ma preparatevi a guidare come se foste in un videogioco.
  • Visitate un mix di siti storici, spiagge e città. È come un buffet culturale, ma con meno code e più abbronzatura.
  • Non abbiate paura di allontanarvi dai sentieri battuti. A volte, le migliori avventure iniziano quando il GPS dice “segnale perso”.
  • Mangiate tutto ciò che potete. La dieta può aspettare il ritorno a casa. E comunque, camminare tra le rovine greche brucia un sacco di calorie, no?
  • Portate crema solare. Tanta. Il sole siciliano non scherza. A meno che non vogliate tornare a casa somigliando a un pomodoro San Marzano.
  • Imparate qualche parola in siciliano. Gli abitanti apprezzeranno lo sforzo. E voi avrete qualcosa da dire oltre a “Mamma mia!” ogni volta che assaggiate un nuovo piatto.
  • Prendete tutto con calma. Siete in Sicilia, non a New York. L’unica cosa che dovrebbe correre qui è il formaggio sulla pasta alla Norma.
  • P.s.: Perché la Sicilia occidentale vi rovinerà le vacanze… in senso buono Dopo questi 7 giorni in Sicilia occidentale, vi garantisco che tornerete a casa con:
    1. Almeno 3 kg in più (principalmente in cannoli e pasta)
    2. Un’abbronzatura a chiazze che vi farà sembrare una mucca Holstein
    3. Una collezione di foto che faranno invidia ai vostri amici per almeno i prossimi 6 mesi
    4. La capacità di dire “Minchia!” in almeno 7 tonalità diverse
    5. Un’irrefrenabile voglia di trasferirvi in Sicilia e aprire un chiosco di granite sulla spiaggia
    Ma soprattutto, tornerete con il cuore pieno di ricordi, la mente ricca di storia e cultura, e lo stomaco… beh, lo stomaco probabilmente vi implorerà di non fargli mai più una cosa del genere. La Sicilia occidentale è una terra che vi entra dentro e non vi lascia più. È come quel amico un po’ pazzo che vi trascina sempre in avventure incredibili: non sapete mai cosa aspettarvi, ma alla fine vi ritrovate sempre a ridere e a chiedervi “Quando lo rifacciamo?” Quindi, cosa aspettate? Prenotate quel volo, noleggiate quell’auto, e preparatevi a un’avventura che vi lascerà con più storie da raccontare di quante ne possiate gestire. E ricordate: in Sicilia, non si mangia per vivere, si vive per mangiare. Tutto il resto è un piacevole contorno. Buon viaggio, e che San Cannolo vi protegga!

Faq

Qual è il periodo migliore per visitare la Sicilia Occidentale?

La Sicilia gode di un clima mediterraneo, quindi è piacevole quasi tutto l’anno. Tuttavia, i mesi da maggio a ottobre sono ideali per godersi il mare. Se preferite evitare la folla, considerate aprile-maggio o settembre-ottobre.

È necessario noleggiare un’auto per seguire questo itinerario?

Anche se non è strettamente necessario, noleggiare un’auto vi darà maggiore flessibilità e la possibilità di esplorare luoghi meno accessibili. Esistono comunque alternative come bus e treni, ma potrebbero limitare il vostro itinerario

Quanto costa in media un viaggio di 7 giorni in Sicilia Occidentale?

I costi possono variare molto in base alle vostre scelte. In media, considerando alloggio, cibo e attività, potreste spendere tra i 70 e i 150 euro al giorno a persona. Aggiungete a questo il costo del volo e dell’eventuale noleggio auto.

È sicuro viaggiare in Sicilia?

La Sicilia è generalmente sicura per i turisti. Come in ogni destinazione turistica, usate il buon senso e fate attenzione ai vostri effetti personali, specialmente nelle zone affollate.

Posso bere l’acqua del rubinetto in Sicilia?

L’acqua del rubinetto è generalmente potabile, ma molti preferiscono l’acqua in bottiglia per il gusto. In caso di dubbi, chiedete al vostro alloggio.

Ci sono zanzare o altri insetti di cui preoccuparsi?

Le zanzare possono essere fastidiose, specialmente di sera. Portate con voi un repellente per insetti, soprattutto se pianificate escursioni in natura.

Posso pagare con carta di credito ovunque?

Le carte di credito sono ampiamente accettate negli hotel, ristoranti e negozi più grandi. Tuttavia, è sempre utile avere un po’ di contanti per i piccoli acquisti, soprattutto nei mercati locali o nei paesini più piccoli.

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