Cosa vedere a Pantelleria: 10 cose da fare e vedere
Trapani Cosa vedere in Sicilia

Cosa vedere a Pantelleria: 10 cose da fare e vedere

Cosa vedere a Pantelleria

Cosa vedere a Pantelleria? Hai mai sentito parlare di Pantelleria? No? Non preoccuparti, non sei l’unico. Questo piccolo scoglio nel Mediterraneo è così ben nascosto che persino Google Maps a volte fa finta di non conoscerlo.

Ma fidati di me, dopo aver letto questo articolo, vorrai prenotare il primo volo (o nave, o zattera, o quello che ti pare) per questa isola che sembra uscita da un racconto di Omero dopo una serata con Dioniso.

Ti porto in un tour virtuale delle 10 cose da vedere assolutamente a Pantelleria. Preparati a un viaggio nel tempo e nello spazio, dove la storia si mescola con paesaggi alieni, e dove potresti incontrare più capre che esseri umani. Allaccia le cinture, si parte!

Cosa vedere a Pantelleria: Dove si trova e Come Arrivare a Pantelleria

Ok, facciamo un po’ di chiarezza geografica, perché Pantelleria è tipo quel ragazzo indeciso che non sa se preferisce la pasta o la pizza (spoiler: a Pantelleria puoi avere entrambe, e molto di più).

Pantelleria se ne sta lì, in mezzo al Canale di Sicilia, più vicina all’Africa che all’Italia.

È come se l’Italia avesse lanciato questo sasso verso la Tunisia dicendo “Ehi, guarda cosa so fare!”, e il sasso ha deciso di fermarsi a metà strada e mettere radici.

La chiamano la “Perla Nera del Mediterraneo“, non perché sia una fan sfegatata dei Pirati dei Caraibi, ma perché è nera come la pece. E no, non è perché non si lava, ma perché è figlia di un vulcano con manie di grandezza.

Storicamente, Pantelleria è stata più contesa di un’offerta del Black Friday. Fenici, Romani, Arabi, Normanni, Spagnoli… tutti hanno voluto metterci le mani sopra. È cambiata di mano così tante volte che ha sviluppato un complesso d’identità. Pensa che nel 1860, quando Garibaldi stava unificando l’Italia, Pantelleria alzò la mano e disse “Ehi, ci sono anch’io!”. E l’Italia rispose “Ah sì, giusto, quasi ce ne dimenticavamo”.

Arrivare a Pantelleria non è esattamente come prendere la metro per andare al lavoro (a meno che tu non lavori su un’isola vulcanica nel mezzo del Mediterraneo, nel qual caso… sei per caso in cerca di un assistente?).

L’isola ha un aeroporto, grazie agli dei dell’Olimpo. È collegato con le principali città italiane, ma non aspettarti di trovare voli ogni cinque minuti. Qui siamo più sul ritmo di un volo al giorno. (Se vuoi scoprire di più sugli aeroporti in Sicilia leggi il nostro articolo qui)

Se invece sei del tipo “il viaggio è la destinazione” (o se hai paura di volare più di quanto Icaro avesse paura del sole), puoi optare per il traghetto da Trapani. Ci mette da 2 ore e mezza alle 7 ore, quindi porta un buon libro, o meglio, l’intera trilogia del Signore degli Anelli. 

Per quanto riguarda l’alloggio, hai due opzioni: essere banale e prendere una camera d’hotel, oppure essere figo e dormire in un dammuso. Cos’è un dammuso, chiedi? Immagina una casa degli Hobbit, ma in versione mediterranea e con meno peli sui piedi. Sono queste costruzioni tradizionali in pietra lavica con il tetto a cupola che ti faranno sentire come se fossi in un episodio de “Il Trono di Spade”, ma con meno draghi e più capperi.

Il mio consiglio da amico? Prenota con largo anticipo, soprattutto se vai in alta stagione. A meno che non ti piaccia l’idea di dormire sotto le stelle, nel qual caso, complimenti! Hai appena scoperto il concetto di campeggio selvaggio.

1) Lago Specchio di Venere: Dove Narciso Avrebbe Passato le Vacanze

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Ora, preparati a rimanere a bocca aperta ? Lo Specchio di Venere è uno di quei posti che ti fanno pensare “ok, forse gli dei greci esistevano davvero e avevano un ottimo gusto in fatto di spa naturali”.

È un lago vulcanico nel cuore dell’isola, con acque di un blu-verde così intenso che sembra quasi fluorescente. 

Le acque sono alimentate da sorgenti termali, il che significa che puoi fare il bagno e cuocere allo stesso tempo. È come essere in una gigantesca pentola di pasta, ma in modo chic. E il fango nero sulle rive? Un trattamento di bellezza gratuito! Spalmalo su tutto il corpo e sentirai la tua pelle ringiovanire di almeno… beh, forse non di millenni, ma sicuramente ti sentirai come Cleopatra per un giorno.

Secondo la leggenda, Venere usava questo lago come il suo specchio personale. Immagino che anche le dee abbiano bisogno di controllare il trucco di tanto in tanto, no?

2) I Dammusi: Le Case che Ti Faranno Sentire un Troglodita (Ma in Senso Buono)

Parlando di dammusi (e lo faremo, che ti piaccia o no), questi sono l’equivalente architettonico di un abbraccio della nonna. Sono belli, confortevoli e ti fanno sentire al sicuro.

Immagina di prendere una casa normale, schiacciarla un po’, arrotondarla ai bordi e poi coprirla con un tetto a cupola. Ecco, hai appena immaginato un dammuso. Questi edifici sono così ben isolati che potresti pensare di essere in un igloo, se non fosse per il caldo torrido fuori.

La storia dice che i dammusi furono inventati dai panteschi antichi che, stanchi di sudare come maiali, decisero di costruire case che fossero fresche d’estate e calde d’inverno. Un po’ come un thermos gigante, ma con un letto dentro.

Dormire in un dammuso è un’esperienza unica. È come tornare all’età della pietra, ma con Wi-Fi e acqua corrente. Ti sveglierai al mattino pensando di essere un personaggio de “I Flintstones”, ma con una vista mozzafiato sul Mediterraneo.

3) Il Castello di Pantelleria: Dove i Pirati Venivano per il Panorama (e Restavano per il Passito)

E come potremmo dimenticare il Castello di Pantelleria? Ah, il buon vecchio castello, l’edificio che ogni isola che si rispetti deve avere per poter dire “Ehi, guarda, abbiamo anche noi la nostra fortezza!”.

Situato nel centro di Pantelleria città (sì, c’è una città, non è tutta campagna selvaggia), il Castello Barbacane – questo il suo nome ufficiale – si erge maestoso come un nonno burbero che guarda con sospetto i turisti che gli scattano selfie davanti.

Costruito dai Normanni (evidentemente anche loro avevano capito che Pantelleria era un posto troppo bello per non essere difeso) ma è probabile che ci fosse una struttura difensiva antecedente.  Il castello ha visto più battaglie di un giocatore di Fortnite incallito. È passato di mano in mano come una bottiglia di passito a una festa pantesca, dai Normanni agli Aragonesi, fino agli Spagnoli.

cosa vedere a Pantelleria

Oggi, il Castello di Pantelleria ospita il Museo Archeologico. Quindi, se ti stanchi di guardare rocce vulcaniche all’aperto, puoi entrare e… guardare rocce vulcaniche al chiuso! Scherzi a parte, il museo offre una panoramica affascinante sulla storia millenaria dell’isola, dai Sesi preistorici fino ai reperti del periodo romano.

Ma la vera magia del castello sta nella vista. Sali sulla terrazza e preparati a rimanere a bocca aperta. Da qui puoi vedere gran parte dell’isola e il mare che la circonda. È il posto perfetto per giocare a “Vedo, vedo…” con i tuoi amici. “Vedo, vedo… un’isola vulcanica circondata da acque cristalline.” “Lasciami indovinare… Pantelleria?” “Come hai fatto?!”

Il mio consiglio? Visita il castello al tramonto. Con la luce dorata che illumina le antiche mura e il mare che si tinge di rosso, ti sentirai come il protagonista di un film epico. Magari porta con te una bottiglia di passito (ormai dovresti averne sempre una a portata di mano) e brinda alla storia millenaria di quest’isola incredibile.

E ricorda, mentre ammiri la vista mozzafiato, che secoli fa qualche pirata o invasore guardava lo stesso panorama pensando “Wow, devo proprio conquistare quest’isola!”. Tu, fortunatamente, devi solo conquistarla con la tua macchina fotografica. E magari con qualche altro bicchiere di passito.

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Di Antonio CiccolellaOpera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento

4) Montagna Grande: Dove l’Aria è Così Pura che Potresti Diventare Asmatico per lo Shock

Se pensavi che Pantelleria fosse solo mare e relax, preparati a una sorpresa alta 836 metri. La Montagna Grande è il punto più alto dell’isola, e scalarla è un po’ come fare una maratona verticale, ma con una vista che ti ripaga di ogni goccia di sudore.

Dal suo picco, nelle giornate più limpide, puoi vedere fino alle coste della Tunisia. È come essere su Google Earth, ma in 3D e senza bisogno di una connessione internet.

La salita non è per i deboli di cuore (o di gambe), ma ti assicuro che una volta in cima ti sentirai come se avessi conquistato l’Everest. Beh, forse non proprio l’Everest, ma almeno una montagnola piuttosto imponente.

E se sei fortunato, potresti incontrare qualche capra selvatica lungo il percorso. Sono le vere regine di queste alture, e ti guarderanno con un misto di disprezzo e pietà mentre ansimi cercando di raggiungere la vetta.

5) Il Parco Archeologico dei Sesi: Dove i Morti Vivevano Meglio dei Vivi

Se pensi che i monumenti funebri moderni siano impressionanti, aspetta di vedere i Sesi. Questi antichi tumuli megalitici sono la prova che i panteschi preistorici sapevano come mandare i loro cari nell’aldilà con stile.

Immagina delle enormi costruzioni a forma di igloo (sì, di nuovo!), ma fatte di pietra lavica e grandi abbastanza da ospitare intere famiglie defunte. È come se gli antichi abitanti dell’isola avessero deciso di giocare a Tetris con massi giganti.

Passeggiando tra questi monumenti, non potrai fare a meno di pensare: “Accidenti, questi morti vivevano in case migliori delle mie!”. E avresti ragione. I Sesi sono così ben costruiti che sono sopravvissuti per millenni, mentre la casa che ho affittato l’ultima volta aveva le crepe nei muri dopo solo un mese.

La cosa più divertente? Gli archeologi ancora non sono sicuri al 100% a cosa servissero esattamente. Potrebbero essere tombe, templi, o forse i primi tentativi di costruire un centro commerciale preistorico. Chi lo sa? L’importante è che sono lì da 5000 anni e non accennano a volersi spostare.

6) L’Acropoli di San Marco e Santa Teresa: Dove gli Antichi Facevano Aperitivo con Vista

Pensavi che Pantelleria fosse solo spiagge, dammusi e passito? Beh, preparati a ricrederti, perché stiamo per fare un salto indietro nel tempo, più precisamente all’Acropoli di San Marco e Santa Teresa. E no, non stiamo parlando di un’improbabile coppia di santi che hanno deciso di aprire un bar sulla collina.

Situata nella parte nord-orientale dell’isola, l’Acropoli di San Marco e Santa Teresa è come il nonno saggio di Pantelleria: ha visto di tutto, ma preferisce starsene in silenzio e lasciarti indovinare i suoi segreti. Questo sito archeologico è la prova vivente (o meglio, la prova di pietra) che Pantelleria era cool molto prima che arrivassimo noi con i nostri selfie stick e le nostre creme solari.

L’acropoli risale al periodo tardo-romano e bizantino, il che significa che mentre il resto d’Europa stava attraversando i suoi “secoli bui”, qui a Pantelleria la gente pensava: “Ehi, perché non costruiamo una città su questa collina con una vista mozzafiato?”. E devo dire, avevano proprio ragione.

Passeggiando tra i resti di questa antica città, potrai ammirare le fondamenta di case, cisterne per l’acqua (perché anche gli antichi sapevano che con il sole di Pantelleria è meglio avere sempre dell’acqua a portata di mano), e persino i resti di una chiesa paleocristiana. Sì, hai letto bene: c’è una chiesa dentro un’acropoli. È come trovare un negozio di gelati in una palestra, inaspettato ma sorprendentemente gradito.

La vera star dello show, però, è la vista. Da quassù, potrai godere di un panorama che abbraccia gran parte dell’isola e il mar Mediterraneo. È il tipo di vista che ti fa pensare: “Ok, forse quei romani e bizantini sapevano il fatto loro quando si trattava di scegliere un posto dove vivere”.

Il mio consiglio? Visita l’Acropoli di San Marco e Santa Teresa al tramonto. Porta con te una bottiglia di passito (ormai dovresti essere un esperto in materia), qualche cappero locale, e goditi uno spettacolo che ha incantato le persone per oltre 1500 anni. E mentre sei lì, prenditi un momento per immaginare come doveva essere la vita quotidiana in questo luogo secoli fa. Probabilmente molto simile alla Pantelleria di oggi: gente che si lamenta del vento, si gode il sole e si chiede quando arriverà la prossima barca con i rifornimenti di vino.

Ricorda, l’Acropoli di San Marco e Santa Teresa non è solo un mucchio di vecchie pietre. È un viaggio nel tempo, un’opportunità per connettere con il passato di Pantelleria e magari, se sei abbastanza fortunato, trovare un angolino tranquillo dove poter dire: “Ehi, forse dovrei trasferirmi qui e aprire un bar”. Dopotutto, sembra che sia un’idea che viene naturale quando si è su questa collina!

7) Le Terme Naturali: Dove Puoi Bollire Come una Patata, Ma con Stile

Pantelleria è un paradiso per gli amanti del wellness naturale. E quando dico naturale, intendo VERAMENTE naturale. Niente spa di lusso qui, solo Madre Natura che fa il suo lavoro meglio di qualsiasi estetista.

La star dello show è la Grotta di Benikulà, una sauna naturale dove puoi sudare tutti i tuoi peccati (e forse anche quelli dei tuoi antenati). È come essere in una sauna finlandese, ma con un tocco di mistero mediterraneo.

Per un’esperienza ancora più surreale, c’è Cala Gadir. Qui, l’acqua calda sgorga direttamente in mare, creando delle piscine naturali dove puoi immergerti e giocare a fare la zuppa umana. È un po’ come essere in una gigantesca jacuzzi, ma con pesci che ti nuotano intorno invece delle solite bolle.

La cosa migliore? È tutto gratis! Beh, a parte il prezzo del viaggio per arrivare fin qui, ovviamente. Ma ehi, chi ha bisogno di un mutuo quando puoi avere un trattamento termale di lusso al costo di… nulla?

8) Giro dell’Isola in Barca a Pantelleria: Perché Vederla da Terra è Così Mainstream

Se c’è una cosa che devi assolutamente fare a Pantelleria, è un giro dell’isola in barca. È come fare un tour di un museo, ma invece di quadri hai scogliere mozzafiato, e invece di guardie di sicurezza hai gabbiani che ti fissano in modo giudicante.

Durante l’escursione, potrai ammirare l’Arco dell’Elefante, una formazione rocciosa che assomiglia… indovina un po’? A un elefante che beve dal mare. Gli antichi panteschi dovevano avere una fervida immaginazione, o forse avevano semplicemente bevuto troppo passito.

Se sei fortunato, potresti anche avvistare delfini o tartarughe marine. È come essere in un documentario di David Attenborough, ma con più probabilità di scottarti.

E non dimenticare di fare il bagno in una delle calette nascoste. L’acqua è così cristallina che potresti pensare di essere sospeso a mezz’aria. Fino a quando non ingoi accidentalmente un po’ d’acqua salata e ti ricordi che no, non stai volando.

9) La Cucina Pantesca: Dove il Cibo è Così Buono che Potresti Dimenticarti di Tornare a Casa

La cucina pantesca! Se pensavi che l’isola fosse solo un mucchio di rocce con qualche spiaggia, preparati a ricrederti. Qui il cibo è una religione, e ogni pasto è come una messa cantata.

Partiamo dai capperi. Questi piccoli boccioli sono così buoni che potresti iniziare a metterli anche nel gelato (per favore, non farlo). I capperi di Pantelleria sono talmente pregiati che hanno ottenuto il riconoscimento IGP. È come se avessero vinto un Oscar, ma in versione commestibile.

E che dire dell’insalata pantesca? È un’esplosione di sapori che ti farà dimenticare tutte quelle tristi insalatine che mangi in pausa pranzo. Patate, pomodori, cipolle, olive, capperi… è come se l’orto avesse deciso di fare una festa nel tuo piatto.

Ma il vero re della tavola è il passito di Pantelleria. Questo vino dolce è fatto con le uve zibibbo, che crescono quasi sdraiate al suolo per proteggersi dal vento. Il risultato? Un nettare degli dei che ti farà pensare che forse, solo forse, l’alcol non è poi così male.

Il mio consiglio? Mangia tutto quello che puoi. Tanto c’è sempre la Montagna Grande da scalare per smaltire!

10) Il Tramonto alla Balata dei Turchi: Perché Anche il Sole Vuole Fare Bella Figura Quando Lascia Pantelleria

Per concludere in bellezza la nostra top 10, ti porto alla Balata dei Turchi. Questo luogo prende il nome da un’antica leggenda secondo cui i pirati turchi sbarcavano qui per razziare l’isola. Evidentemente, anche i pirati apprezzavano una bella vista panoramica.

Oggi, la Balata dei Turchi è il posto perfetto per vedere il tramonto. Il sole che si tuffa nel mare crea uno spettacolo di colori che farebbe impallidire anche il più talentuoso dei pittori impressionisti. È come se il cielo decidesse di fare una festa di addio al sole ogni sera, con tanto di fuochi d’artificio naturali.

Il mio consiglio? Porta con te una bottiglia di passito (a questo punto dovresti essere un esperto), siediti su una

roccia e goditi lo spettacolo. E se ti viene un po’ di malinconia pensando che presto dovrai lasciare l’isola, non preoccuparti. Pantelleria ha questo effetto sulle persone: ti fa venire voglia di mollare tutto e trasferirti qui per sempre. Resistere a questo impulso è la parte più difficile della vacanza!

Consigli Pratici per Sopravvivere (e Godersi) una Settimana a Pantelleria

Ora che ti ho fatto venire una voglia matta di prenotare il prossimo volo per Pantelleria, ecco alcuni consigli pratici per rendere la tua settimana sull’isola indimenticabile (come se ci fosse bisogno di altro per renderla tale):

  1. Noleggia un mezzo: A meno che tu non sia un maratoneta olimpionico, ti consiglio vivamente di noleggiare un mezzo di trasporto. Uno scooter è l’ideale per esplorare l’isola in libertà. E se ti senti particolarmente avventuroso, potresti anche optare per un Pandino (la mitica Fiat Panda). È come un fuoristrada, ma in versione giocattolo.
  2. Porta scarpe comode: E quando dico comode, intendo VERAMENTE comode. Le strade di Pantelleria sono spesso più simili a sentieri di capre che a vere e proprie strade. Se porti i tacchi, preparati a fare la fine di una gazzella sui trampoli.
  3. Crema solare: Il sole di Pantelleria è così forte che potresti abbronzarti anche di notte. Porta la crema solare più potente che riesci a trovare, a meno che tu non voglia tornare a casa somigliando a un pomodoro pantesco (che, tra parentesi, sono deliziosi).
  4. Rispetta l’ambiente: Pantelleria è un ecosistema delicato. Trattala come tratteresti la casa della nonna: con rispetto e amore. E ricorda, quello che porti sull’isola, te lo riporti via. Comprese le bottiglie di passito vuote (che sono sicuro saranno molte).
  5. Impara qualche parola di dialetto: I panteschi apprezzano molto se fai lo sforzo di parlare la loro lingua. Prova con “Minni vaju” (me ne vado) quando lasci un locale. Ma attenzione: usalo solo se sei veramente pronto ad andartene, perché potrebbe scattare un’altra offerta di passito.
  6. Preparati a rallentare: Il ritmo di vita a Pantelleria è… beh, diciamo che le tartarughe sembrano atleti olimpionici in confronto. Abbraccia questa lentezza. È parte del fascino dell’isola. E se qualcuno ti dice “Arrivu subbitu” (arrivo subito), preparati ad aspettare. Potrebbe significare tra 5 minuti o tra 5 ore.
  7. Assaggia tutto: E quando dico tutto, intendo TUTTO. Dalla pasta alla pantesca al pesto pantesco, dai capperi al passito. La tua dieta può aspettare. Qui si mangia!
  8. Porta un libro: Per quelle ore in cui sarai sdraiato su una spiaggia di ciottoli (sì, le spiagge qui sono fatte così, non aspettarti distese di sabbia dorata), un buon libro è l’accompagnamento perfetto. Magari qualcosa sulla storia di Pantelleria, così potrai fare lo saccente con i tuoi amici quando torni.
  9. Impara ad amare il vento: Il vento a Pantelleria è come quel parente un po’ invadente: sempre presente. Ma senza di lui, l’isola non sarebbe la stessa. E poi, pensa a quanto risparmierai sull’asciugacapelli!
  10. Preparati a innamorarti: Di Pantelleria, ovviamente. Quest’isola ha il potere di farti innamorare perdutamente. Non dire che non ti avevo avvertito quando ti ritroverai a cercare case in vendita sull’isola durante il volo di ritorno.

Conclusione: Perché Pantelleria è l’Isola che Non Sapevi di Aver Sempre Sognato

Eccoci qui, alla fine del nostro tour virtuale di Pantelleria. Spero che questo articolo ti abbia fatto venire voglia di mollare tutto e prenotare il prossimo volo per quest’isola magica. O almeno, spero di averti fatto sorridere e sognare un po’.

Pantelleria non è solo un’isola, è uno stato d’animo. È quel posto dove il tempo sembra rallentare, dove ogni tramonto è uno spettacolo, e dove potresti trovare la felicità in un semplice piatto di pasta alla pantesca o in un bicchiere di passito.

È un luogo dove la natura regna sovrana, dove la storia si nasconde in ogni pietra, e dove potresti ritrovare una parte di te che non sapevi nemmeno di aver perso.

Quindi, cosa aspetti? Prepara la valigia (non dimenticare il costume e la crema solare!), prenota quel volo e preparati a vivere la tua personale odissea pantesca. E ricorda, ciò che succede a Pantelleria, resta a Pantelleria. Tranne i chili in più dovuti a tutto quel cibo delizioso. Quelli, temo, torneranno a casa con te.

Buon viaggio, e non dire che non ti avevo avvertito quando ti ritroverai a pianificare il tuo ritorno ancor prima di partire!

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