Cosa vedere a Noto : Capitale del Barocco da esplorare, la sua storia e le sue spiagge
Cosa vedere a Noto ?
Benvenuti a Noto, la città dei tesori barocchi da esplorare!
Situata sulla costa sud-orientale della Sicilia, Noto cattura i visitatori con la sua maestosa architettura e il suo fascino storico.
Questa affascinante città è famosa per le sue strade eleganti e per la sua ricca eredità culturale.
Qui, potrete ammirare le chiese e i palazzi in stile barocco che salutano i visitatori con la loro maestosità.
I dettagli intricati delle facciate e le decorazioni sontuose vi lasceranno senza fiato.
Imperdibile è la Cattedrale di Noto, che domina l’orizzonte con la sua imponente struttura.
Mentre passeggerete per le strade di Noto, potrete scoprire piccole boutique, caffetterie e ristoranti che offrono prelibatezze locali, tra cui il famoso cannolo siciliano.
Noto è una destinazione perfetta per gli amanti dell’arte e della cultura, ma anche per coloro che desiderano immergersi nella bellezza della Sicilia.
Un viaggio a Noto vi permetterà di esplorare autentici tesori culturali e di vivere un’esperienza indimenticabile.
Cosa vedere a Noto : Capitale del Barocco
La città di Noto, situata nella provincia di Siracusa, famosa per il suo splendido patrimonio culturale.
Lo stile architettonico si è sviluppato nel XVIII secolo, dopo il terremoto del 1693 che ha distrutto gran parte della Sicilia orientale.
Noto è stata completamente ricostruita in stile barocco, diventando così un gioiello architettonico unico al mondo.
Dal 2002 è stata riconosciuta come patrimonio dell’umanità ed è diventata, negli ultimi anni, una delle mete più ambite in Sicilia.
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Cosa vedere a Noto :Storia e importanza culturale dell’architettura barocca di Noto
Innanzi tutto parliamo della storia di questa città.
Storia di Noto Antica
Noto che conosciamo oggi è la ricostruzione dopo il terremoto.
Bisogna sottolineare che la posizione odierna della città non è quella originaria ma bensì una nuova edificazione.
Il centro cittadino antico (Noto Antica) si trova a circa 8 km di distanza da quello che oggi è il paese.
Il vecchio centro abitato si trovava sul monte Alveria e aveva origini antichissime.
I primi insediamenti risalgono a un periodo compreso tra 2300-1700 A.C..
Si dice che Ducezio (condottiero Siculo) spostò la città dalla Mendola al monte Alveria per difendere la città. ai tempi chiamata: Neas o Neaton, dai Greci. (Se ti interessa sapere di più sul quel periodo in Sicilia puoi leggere dei due periodi a cavallo: la preistoria in Sicilia e la dominazione Greca).
Di lì a poco la città entro sotto l’influenza di Siracusa.
Noto era una colonia siracusana durante il regno di Gerone II.
Fu riconosciuta dai Romani con un trattato di pace nel 263 a.C.
Ci sono prove storiche come il Ginnasio, le mura megalitiche e gli Heroa ellenistici che confermano questa ipotesi.
Neaton aprì le sue porte all’esercito romano di Marco Claudio Marcello nel 214 a.C..
Divenne una città alleata dei Romani.
I Romani concessero ai netini un proprio senato. Ancora oggi si può vedere la scritta SPQN (Senatus PopulusQue Netinus) sui palazzi e portali.
Ecco un articolo sul periodo in cui i Romani regnarono sull’isola: leggi l’articolo.
La città subì le vessazioni di Verre, insieme ad altre città isolane, come descritto da Cicerone.
In epoca tardo-romana, fu costruita la Villa Romana del Tellaro.
Dopo arrivò l’occupazione bizantina della Sicilia.
Nel 864, la Sicilia fu occupata dagli Arabi (leggi l’articolo) e Noto divenne capovalle nel 903.
L’agricoltura e il commercio furono razionalizzati e l’industria della seta fu sviluppata.
In quel periodo c’era una notevole comunità ebraica presente a Noto.
Noto fu conquistata dal Gran Conte Ruggero d’Altavilla nel 1091 divenendo feudo del figlio Giordano vivendo così il suo periodo Normanno.
Durante il periodo angioino, Noto partecipò all’insurrezione dei Vespri Siciliani.
Tornata sotto il dominio aragonese, Noto fu governata da Guglielmo Calcerando e Niccolò Speciale, netino, che diede un importante contributo allo sviluppo della città.
Nel 1503, il re Ferdinando II d’Aragona conferì a Noto il titolo di “Città ingegnosa” per i tanti personaggi che si distinsero nel campo dell’arte, delle lettere e della scienza.
Nel 1542, il Viceré Ferrante Gonzaga fortificò le mura della città.
Noto “Nuova”
L’architettura di Noto è il risultato di una combinazione di influenze artistiche e culturali.
Se guardiamo la città oggi vediamo il frutto della ricostruzione avvenuta nel 1700.
Come già anticipato, il fattore scatenante è stato il terremoto del 1693 che, oltre la val di Noto, ha distrutto buona parte della Sicilia Orientale.
In quel periodo l’isola era sotto la dominazione degli Asburgo (se vuoi sapere di più su quel periodo abbiamo fatto un articolo a riguardo: leggi l’articolo)
Il terremoto è avvenuto il 9 e l’11 Gennaio con una magnitudo di 7,7 è il terremoto più forte mai registrato in Italia.
Oggi si pensa che non fu un singolo fenomeno ma che in realtà furono due eventi separati.
Il terremoto portò la morte di circa 1.000 persone.
Il duca di Camastra, nominato vicario generale per la ricostruzione del Val di Noto, decise di ricostruire la città in un nuovo sito 8 km più a valle.
Diverse personalità intervennero nella pianificazione della città. La città attuale è il risultato del lavoro di numerosi architetti, capimastri e scalpellini durante il XVIII secolo.
Durante la ricostruzione della città, gli architetti cercarono di creare un ambiente urbano che fosse sia funzionale che esteticamente piacevole.
L’architettura si distingue per le sue linee curve, le decorazioni elaborate e l’uso intelligente della luce.
Questo excursus storico nasce dall’esigenza di contestualizzare l’aspetto estetico e culturale di questa città.
Cosa vedere a Noto
Se stai cercando cosa vedere a Noto possiamo darti qualche consiglio.
Sicuramente, qualunque sia il tempo a tua disposizione, la scelta migliore è di percorrere la strada principale: Corso Vittorio Emanuele.
Penso che questa strada sia unica nel suo genere.
Non ci sono molti posti al mondo in cui percorrendo una singola strada ci sia la possibilità di vedere così tanti monumenti.
Se consideriamo lo stile barocco penso che sia “la strada più barocca del mondo”. Unico esempio paragonabile è forse via Crociferi a Catania.
In realtà il centro storico di Noto lo travate quasi totalmente percorrendo questa strada.
Lungo Corso Vittorio Emanuele troverete piazze chiese e palazzi.
Se avete il tempo il consiglio è di entrare dentro questi monumenti e non fermarsi alla “facciata”.
E’ possibile trovare in questi luoghi bellissime terrazze panoramiche per apprezzare il panorama da un diverso punto di vista.
Continuiamo analizzando i monumenti nel dettaglio.
Cosa vedere a Noto :Monumenti barocchi religiosi da non perdere
La città di Noto in Sicilia è stata ricostruita unitariamente in stile barocco dopo un terremoto nel XVIII secolo.
Gli architetti hanno utilizzato la pietra locale, creando un tessuto urbano coerente e arricchito da episodi architettonici elaborati.
A differenza di altre città costruite con lo stesso stile dell’Italia meridionale, come Catania, l’attenzione non è stata solo sui motivi ornamentali, ma anche sulla creazione di architetture elaborate.
La città è stata definita la “perfetta città barocca” e ha attirato l’attenzione di artisti come Michelangelo Antonioni.
Noto è ricca di monumenti che meritano una visita.
La Basilica Cattedrale di San Nicolò
E’ un edificio nazionale e patrimonio mondiale dell’UNESCO.
È stata ricostruita nel XVIII e XIX secolo dai tre maggiori esponenti del barocco netino.
Nel 1996, la cupola e due navate sono crollate. Dopo nove anni di lavoro, la cattedrale è stata riaperta al culto nel 2007.
L’interno ha un impianto a croce latina e contiene opere d’arte importanti, tra cui una copia dello Spasimo di Sicilia di Raffaele Politi e una scultura marmorea di San Michele Arcangelo.
La cappella di fondo della navata destra custodisce l’arca cinquecentesca in legno rivestita in lamina d’argento contenente le spoglie del Santo Patrono della città e della Diocesi di Noto, Corrado Confalonieri.
Chiesa del Santissimo Crocifisso
La chiesa del Santissimo Crocifisso è la seconda più grande di Noto.
Fu progettata da Rosario Gagliardi nel Settecento e la facciata è rimasta incompiuta.
All’interno ci sono tre navate, decorate con altari marmorei e cupolette.
La cappella dei Landolina è particolarmente decorata con stucchi e affreschi.
La croce d’oro del 1746 di V. Rotondo si trova nell’abside, con una piccola teca che custodisce una pittura su legno raffigurante il Cristo.
Chiesa di San Domenico
La chiesa dei padri domenicani a Noto è stata costruita dall’architetto Rosario Gagliardi tra il 1703 ed il 1727.
La facciata ha due ordini, il primo dorico ed il secondo ionico, con una parte centrale convessa.
L’interno ha una pianta a croce greca con cinque cupole decorate e altari laterali con dipinti settecenteschi, tra cui la Madonna del Rosario di Vito D’Anna.
L’ex convento è stato in gran parte ricostruito tranne per l’ala sud con un portale bugnato del Sinatra.
Chiesa di San Carlo al Corso
La chiesa di San Carlo al Corso a Noto è stata costruita nel 1730 come chiesa della residenza dei Gesuiti.
La facciata è caratterizzata dall’uso di colonne libere e dal materiale da costruzione dorato calcarenite locale.
La campana e l’altare maggiore provengono dalla chiesa dei Gesuiti della Noto Antica distrutta nel terremoto del 1693.
Chiesa di Santa Chiara
La chiesa ellittica fu progettata da Rosario Gagliardi intorno al 1730 e completata nel 1758.
E’ annessa al monastero e oggi è utilizzata come sede museale.
È stata restaurata tra il 2006 e il 2007.
La chiesa ha una torre campanaria e aveva un solo portale su Corso Vittorio Emanuele. Ne fu aggiunto un altro posteriormente su via Pier Capponi .
L’abbassamento del piano stradale rese inagibile il portale originario e oggi l’unico accesso alla chiesa è quello da via Pier Capponi.
Lo stile architettonico barocco è caratterizzato da numerose decorazioni interne con stucchi e putti.
All’interno della chiesa ci sono dodici colonne con le statue degli apostoli, realizzate dal decoratore e stuccatore Basile.
L’altare di destra ospita la pala del 1854 raffigurante i Santi Benedetto e Scolastica, dipinta da Salvatore Lo Forte. Quello di sinistra contiene una Madonna col Bambino in marmo del Cinquecento attribuita ad Antonello Gagini.
Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata
La chiesa di S. Francesco e l’ex convento adiacente sono stati costruiti tra il 1704 e il 1745 su progetto degli architetti Vincenzo Sinatra e Rosario Gagliardi.
Questi edifici rappresentano uno dei più grandi complessi religiosi di Noto.
L’interno della chiesa, con una sola navata, è adornato con opere pittoriche e monumenti funebri dedicati a membri di famiglie nobili netine.
Chiesa di Santa Maria dell’Arco
Situata in via Viceré Speciale, dietro a Palazzo Ducezio, è stata progettata da Rosario Gagliardi e costruita tra il 1730 e il 1749.
La facciata presenta un notevole portale delimitato da due colonne tortili e sormontato dallo stemma cistercense.
All’interno, con una sola navata, si trovano numerose opere pittoriche attribuite a Carasi, mentre sulla parete dell’abside è collocata la tela della Presentazione al tempio di Antonio Manno (1797).
La chiesa ospita anche le reliquie del beato Nicolò Morengia.
Chiesa di Santa Maria del Carmelo
La chiesa è stata progettata da Rosario Gagliardi e completata dai capimastri Corradino Randazzo e Vincenzo Sortino.
Ha un prospetto sobrio e concavo che si affaccia sulla via Ducezio.
L’interno ha una pianta a croce greca ed è simile a quello della chiesa di San Domenico, con molti stucchi.
Si trova una preziosa statua della Madonna del Carmelo, attribuita ad Antonio da Monachello e proveniente da Noto Antica.
Cosa vedere a Noto : La grandezza dei palazzi e delle residenze nobiliari
Noto è anche famosa per i suoi palazzi e le sue residenze nobiliari in stile barocco.
Palazzo Ducezio
Il Palazzo Ducezio si trova a Noto ed è la sede del municipio. Prende il nome da Ducezio, il fondatore della città.
Fu progettato da Vincenzo Sinatra nel 1746, ispirandosi a palazzi francesi del XVII secolo.
Venne completato solo nel 1830 e il secondo piano fu aggiunto nella prima metà del XX secolo dall’architetto Francesco La Grassa.
La facciata è convessa e presenta venti arcate sorrette da colonne ioniche nella parte inferiore e tredici finestroni rettangolari nella parte superiore.
All’interno, la sala degli Specchi è particolarmente notevole, con mobili in stile Luigi XV e grandi specchi scolpiti da Sebastiano Dugo di Avola.
Sulla volta della sala c’è un affresco neoclassico di Antonio Mazza che raffigura la fondazione di Noto da parte del condottiero siculo Ducezio.
Porta Reale
Rappresenta l’ingresso di Noto.
Il progetto della Porta Reale a Noto è iniziato nel 1838 in occasione della visita del re Ferdinando II di Borbone.
La porta si trova di fronte al convento dei cappuccini ed è stata progettata dal napoletano Angelini, che ha anche creato la statua di Ferdinando diventata monumento dei caduti.
La piazza della Porta Reale è stata restaurata nel 2014 dall’Amministrazione Comunale.
Teatro comunale Tina Di Lorenzo
Il Teatro comunale Tina di Lorenzo, precedentemente noto come Teatro comunale Vittorio Emanuele III, è il principale teatro di Noto.
Ha una capacità di 308 posti a sedere e si affaccia su piazza XVI maggio nel centro storico.
È stato progettato dall’ingegnere netino Francesco Sortino, ispirandosi al Teatro di San Carlo di Napoli.
Dal 2012 porta il nome dell’attrice teatrale Tina Di Lorenzo, che si è esibita più volte al suo interno.
Il teatro ha subito diversi restauri nel corso degli anni. La sua storia è ricca di eventi teatrali dall’inaugurazione fino ai giorni nostri.
Palazzo Nicolaci di Villadorata
Si trova a Noto, con una facciata barocca che ha un grande portale e sei balconi sorretti da mensoloni scolpiti con figure diverse.
L’interno ha novanta vani, tra cui il salone delle Feste, ed è sede della biblioteca comunale.
Il palazzo è aperto al pubblico durante gli orari di visita.
Palazzo Modica di San Giovanni
Il Palazzo dei baroni di San Giovanni si trova di fronte al Palazzo Nicolaci e ha forme architettoniche miste.
Si affaccia sia sulla piazza Duomo che sulla via Corrado Nicolaci.
La facciata su piazza Duomo ha un ordine inferiore a parete bugnata e una superiore più semplice, con una torretta/belvedere con tre finestre arcuate.
Ospita una casa-museo dedicata a Giovanni Modica-Nicolaci.
Palazzo Landolina di Sant’Alfano
Il palazzo si trova a sinistra della Basilica Cattedrale ed è stato progettato da Vincenzo Sinatra.
La facciata è divisa in tre ordini con semi-pilastri coronati da capitelli dorici e corinzi, con lo stemma della famiglia in cima.
All’interno, il salone principale ha pareti dorate e tele settecentesche e ottocentesche.
Il Re Ferdinando II di Borbone e la Regina Maria Teresa d’Austria hanno soggiornato qui durante le loro visite nella città.
Palazzo Trigona di Cannicarao
Il palazzo sito in via Cavour ha una facciata divisa in due ordini orizzontali e in tre corpi, con un imponente portale arcuato posto in un corpo avanzato delimitato da un doppio ordine di pilastri.
Il balcone centrale è racchiuso da una pregevole inferriata in ferro battuto e sormontato da un timpano spezzato recante al centro un’aquila con le ali spiegate, simbolo della famiglia Trigona (e della città di Noto).
All’interno, vi sono grandi stanze decorate da stucchi policromi d’epoca e da affreschi del Mazza che raffigurano episodi tratti dalla Bibbia.
Una parte dei locali è oggi di proprietà del comune, che ne ha fatto una sala conferenze, la “Sala Gagliardi”, mentre la chiesetta dell’Angelo Custode è diventata sede della ProNoto.
Palazzo del Vescovado
La famiglia netina donò l’ala sud del Palazzo Trigona al Vescovo della nuova diocesi, che vi trasferì la sede del Vescovado dalla precedente ubicazione vicino al monastero dei monaci cistercensi.
La facciata è stata modificata nel XIX secolo, passando da uno stile barocco a uno neoclassico.
Palazzo Impellizzeri di San Giacomo
Il palazzo sito in via Simone Impellizzeri è il più importante della parte alta della città e attualmente ospita l’Archivio di Stato della Provincia.
La facciata presenta uno stile sobrio che fonde il barocco tardosettecentesco con elementi decorativi neoclassici.
Gli interni sono caratterizzati da stucchi e affreschi neoclassici.
Palazzo Rau della Ferla
Il Palazzo Rau della Ferla è un edificio tardobarocco situato dietro il Palazzo Ducezio, di fronte alla cattedrale.
La facciata è suddivisa in due ordini con bassorilievi floreali.
Il piano nobile ospita il salone delle feste con affreschi di scuola francese raffiguranti paesaggi e 5 affreschi di soggetto religioso attribuiti al pittore Costantino Carasi.
Palazzo Astuto di Fargione
Il sito si trova dietro la Cattedrale in via Cavour e ha una facciata in stile barocco divisa in due ordini.
L’interno, diviso in appartamenti privati, ha stucchi pregevoli.
Palazzo Di Lorenzo del Castelluccio
Il Palazzo si trova alla fine della Via Cavour ed ha una facciata sobria ma elegante in stile barocco-neoclassico.
Gli interni sono decorati con affreschi e elementi settecenteschi e sono stati utilizzati come location per varie fiction italiane, tra cui “Il Commissario Montalbano”.
Il Palazzo è stato donato all’Ordine dei Cavalieri di Malta della città netina dal marchese Corrado Di Lorenzo. E’ ora di proprietà privata, ma è possibile ammirare le stanze del piano nobile con gli affreschi originali.
Cosa vedere a Noto : Cosa vedere vicino
Marzamemi
Se vuoi maggiori informazioni puoi leggere l’articolo su Marzamemi
Una frazione che appartiene ai comuni di Noto e Pachino.
Marzamemi è un borgo marinaro che si è sviluppato grazie alla pesca, in particolare alla tonnara, tra le più importanti della Sicilia.
La tonnara risale al 1600 e fu venduta al barone Simone Calascibetta nel 1655.
Nel 1752 furono costruiti il palazzo, la tonnara, la chiesa e le casette dei marinai dai baroni Calascibetta.
Nel XIX secolo furono costruiti un grande palmento e un mulino a vapore.
Nel 1843 la tonnara fu ereditata dalla nipote Giovanna Antonia Calascibetta e successivamente acquistata dal principe Nicolaci di Villadorata.
Nel 1912 fu costruito uno stabilimento per la lavorazione del tonno salato e sott’olio.
La pesca della tonnara fu abbondante fino al primo dopoguerra.
La tonnara venne mitragliata dalla RAF nel 1943.
Lo stabilimento funzionava per conto dell’industria per la conservazione del pesce di Angelo Parodi di Genova.
Noto Antica
L’antica città di Noto, situata su una montagna rocciosa, fu distrutta da un terremoto nel 1693.
Nonostante sia stata definita come la “Pompei medievale”, il sito archeologico non è valorizzato a sufficienza per mancanza di strutture e campagne di scavo.
Oggi si presenta come un percorso naturale con le rovine che emergono dall’erba.
Eloro
Il sito archeologico si trova su un promontorio vicino alla foce del fiume Tellaro, di fronte al mare Jonio.
Era una città greca prospera sulla via Elorina che collegava le colonie greche di Siracusa, Kamarina e Gela, ma fu distrutta dagli arabi.
Il sito contiene il teatro greco, la Torre Stampace medievale e i resti di santuari, mura ed edifici dell’età classica.
Colonna Pizzuta
La colonna funeraria di Eloro, situata a nord-ovest della città, è composta da rocchi di pietra calcarea con un diametro di 3,80 metri e un’altezza stimata di 10 metri.
Vicino alla colonna si trova un ipogeo scavato nella roccia che risale alla seconda metà del III secolo a.C.
Questo ipogeo era stato scoperto da Paolo Orsi nel 1899 e successivamente sepolto di nuovo.
Villa del Tellaro
Il sito archeologico è costituito dai resti di una residenza extraurbana romana del tardo impero, situata in un’area agricola fertile vicino al fiume Tellaro.
Dopo gli scavi che sono iniziati nel 1971, la Villa del Tellaro è stata oggetto di ristrutturazione e riqualificazione e, nel 2008, è stata inaugurata e aperta al pubblico.
Riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari
La riserva naturale a metà strada tra Noto e Pachino è stata istituita nel 1984, ma è stata aperta solo nel 1989.
Oltre ai pantani, ci sono anche resti archeologici come una necropoli bizantina e una tonnara del Settecento.
La riserva è gestita dall’Azienda Regionale Foreste Demaniali.
Castelluccio di Noto
Il sito archeologico di Castelluccio, situato nella parte nord del territorio, ha dato il nome alla cultura omonima.
L’abitato era costituito da un’acropoli fortificata e una necropoli con oltre 200 tombe scavate nelle pareti ripide della vicina cava della Signora.
La tomba più monumentale è la “Tomba del Principe” con quattro finti pilastri.
Vicino al sito, nel XIV e XV secolo, è stata costruita una torretta d’avvistamento, di cui oggi sono visibili solo le fondamenta.
Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile
La zona tra Avola, Noto e Siracusa ospita una riserva naturale istituita nel 1990 e gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana.
Qui si trova una necropoli costruita dai Siculi, i primi abitanti del luogo, e delle cave spettacolari grazie allo scorrimento dei corsi d’acqua.
Il grande canyon di Cava Grande del Cassibile è particolarmente interessante per la sua morfologia.
Sono presenti anche abitazioni rupestri sia sul versante nord che sul versante sud, quest’ultimo dotato di un complesso sistema di abitazioni scavate nella roccia su sei livelli paralleli.
Cosa vedere a Noto : Spiagge vicine
Lido di Noto
Lido di Noto è una frazione di Noto che si affaccia sul mare e offre una spiaggia dalle acque trasparenti.
Durante l’estate, la località si riempie di vacanzieri e villeggianti che godono dei servizi offerti, tra cui minimarket, bar e ristoranti.
Sul lungomare è piacevole passeggiare alla sera e ogni estate viene programmato un ricco calendario di eventi per intrattenere i turisti.
Calamosche
Calamosche, conosciuta anche come “Funni Musca” dalla gente del posto, è una caletta sabbiosa con una spiaggia di circa 150-200 metri.
È delimitata da due promontori rocciosi che garantiscono riparo dalle correnti, regalando acque calme e cristalline.
Calamosche è un’incantevole piscina naturale ideale per lo snorkeling.
L’accesso a questa spiaggia è garantito da un ingresso dedicato, raggiungibile dalla SP19.
Una volta arrivati al parcheggio attrezzato bisogna percorrere un sentiero di circa 15 minuti.
San Lorenzo
La spiaggia di San Lorenzo è un bel tratto di costa con grandi spiagge e piccole insenature.
La sabbia chiara e mare azzurro e limpido ideale per le famiglie con bambini.
Eloro
La spiaggia di Eloro si trova lungo la costa orientale della Sicilia, tra Noto e Marzamemi.
Raggiungibile dall’ingresso nord della Riserva Naturale di Vendicari.
La spiaggia si trova a pochi metri da un parcheggio attrezzato.
Il mare è stupendo con un fondale basso.
Lungo la strada che porta alla spiaggia si trovano diversi siti archeologici.
Calabernardo
La spiaggia è situata in una frazione del Comune di Noto ed è caratterizzata da un tratto roccioso e frastagliato che la rende meno frequentata ma con panorami mozzafiato e maggiore tranquillità anche in alta stagione.
Cosa vedere a Noto : L’infiorata di Noto
L’infiorata di Noto è una tradizionale manifestazione che si svolge ogni anno la terza domenica di maggio nella città di Noto, in Sicilia. L’evento consiste nella realizzazione di un lungo tappeto fiorito lungo circa 120 metri e largo 7 metri, che si snoda lungo via Corrado Nicolaci, la via principale del centro storico.
Il tappeto è realizzato con petali di fiori e altri materiali naturali, e rappresenta un’opera d’arte unica e suggestiva. I soggetti raffigurati sono diversi ogni anno, e possono essere scene religiose, mitologiche, o semplicemente motivi geometrici.
L’infiorata di Noto è un evento molto popolare, che attira migliaia di visitatori da tutta Italia e dal mondo. È un’occasione unica per ammirare l’abilità degli infioratori, che lavorano per tutta la notte per realizzare questo capolavoro di arte e natura.
Cosa vedere a Noto : Dove Dormire
Noto offre una vasta scelta di alloggi, da hotel di lusso a bed and breakfast.
Grazie al nostro rapporto di affiliazione con Booking possiamo mostrarti le migliori offerte per pernottare a Noto.
Booking.comCosa vedere a Noto : Come arrivare
Se stai programmando un viaggio a Noto, è importante sapere come arrivarci. Ci sono diverse opzioni disponibili, a seconda della tua posizione di partenza.
Trasporto aereo
L’aeroporto più vicino a Noto è l’Aeroporto Internazionale di Catania-Fontanarossa (CTA).
L’aeroporto è servito da voli diretti da molte città italiane e europee.
Dall’aeroporto di Catania, puoi prendere un taxi o un autobus per Noto. Il taxi è il modo più veloce per arrivare a Noto, ma è anche il più costoso.
L’autobus è il modo più economico per arrivare a Noto, ma è anche il più lento.
In ogni caso Noto può essere raggiunto da qualsiasi aeroporto Siciliano.
Se sei indeciso su quale aeroporto scegliere questo articolo può aiutarti.
Trasporto ferroviario
Noto è servita dalla linea ferroviaria Palermo-Siracusa. La stazione ferroviaria di Noto si trova nel centro della città.
Se viaggi in treno, puoi prendere un treno da Palermo, Catania o Siracusa. I treni sono frequenti e il viaggio da Palermo o Catania dura circa 3 ore.
Puoi trovare tutte le informazioni e prenotare il tuo treno qui
Trasporto stradale
Noto è facilmente raggiungibile in auto o in autobus da tutte città Siciliane.
L’autostrada A18 collega Noto con Palermo, Catania e Siracusa.
Se viaggi in auto, puoi seguire le indicazioni per Noto sull’autostrada A18.
Suggerimenti aggiuntivi per arrivare a Noto
Se stai viaggiando in alta stagione, è consigliabile prenotare i tuoi voli, treni o autobus in anticipo.
Se stai viaggiando in auto, assicurati di avere una mappa o un navigatore GPS.
Cosa vedere a Noto : Cucina locale e ristoranti
Mentre sei a Noto, non puoi perderti la deliziosa cucina locale.
La città è famosa per i suoi piatti tradizionali.
Ci sono numerosi ristoranti e caffè a Noto dove potrai assaggiare queste prelibatezze e scoprire i sapori unici della cucina siciliana.
La scelta è molto vasta e rispetta qualunque tasca…
Cosa vedere a Noto : Shopping di artigianato e souvenir ispirati al barocco a Noto
Se sei un amante dell’artigianato locale, non puoi perderti lo shopping di souvenir ispirati al barocco a Noto.
La città è piena di negozi in cui puoi trovare tutti i souvenir che cerchi.
Potrai trovare queste meraviglie nei negozi di artigianato sparsi per la città, dove potrai portare a casa un pezzo unico di Noto.
Cosa vedere a Noto : Conclusioni
Noto è davvero una città unica nel suo genere, con il suo splendido patrimonio e la sua atmosfera affascinante.
Questa destinazione è perfetta per coloro che vogliono immergersi nella bellezza dell’architettura e scoprire le tradizioni e la cultura della Sicilia.
Con le sue chiese, i palazzi, i giardini e gli eventi, Noto offre un’esperienza indimenticabile per tutti gli amanti del barocco.
Non perdere l’opportunità di visitare questa meravigliosa città e lasciati incantare dai suoi tesori.
Noto ti aspetta con le sue strade eleganti, i suoi profumi e i suoi sapori unici.
Se hai bisogno di qualche cosa in particolare non esitare a contattarci.
Sei mai stat* a Noto? Cosa ne pensi? Lascia un commento!!
Cosa vedere a Noto : FAQ
Dove si trova Noto?
Noto è una città della Sicilia, in Italia. Si trova nella provincia di Siracusa, a circa 25 chilometri dal capoluogo.
Qual è il periodo migliore per visitare Noto?
Il periodo migliore per visitare Noto è la primavera o l’autunno, quando il clima è mite e le giornate sono lunghe. In estate, il clima può essere molto caldo e afoso.
Quanto tempo ci vuole per visitare Noto?
Per visitare le principali attrazioni di Noto, è sufficiente una giornata. Tuttavia, se si desidera trascorrere più tempo nella città, si possono visitare anche i dintorni, come la Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica del Pantano di Vendicari.
Quali sono le principali attrazioni di Noto?
Le principali attrazioni di Noto sono:
Il centro storico: il centro storico di Noto è un capolavoro dell’architettura barocca. È stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2002.
La cattedrale di San Nicolò: la cattedrale di San Nicolò è la chiesa principale di Noto. È un edificio barocco del XVIII secolo.
Il palazzo Ducezio: il palazzo Ducezio è il palazzo del municipio di Noto. È un edificio barocco del XVIII secolo.
La chiesa di San Francesco d’Assisi: la chiesa di San Francesco d’Assisi è una chiesa barocca del XVIII secolo.
L’infiorata di Noto: l’infiorata di Noto è una manifestazione tradizionale che si svolge ogni anno la terza domenica di maggio. Consiste nella realizzazione di un lungo tappeto fiorito lungo circa 120 metri e largo 7 metri.
Come arrivare a Noto?
Noto è facilmente raggiungibile in auto, in treno o in autobus.
In auto: da Palermo, bisogna seguire l’autostrada A19 in direzione di Catania, e uscire allo svincolo per Noto. Da Catania, bisogna seguire l’autostrada A18 in direzione di Siracusa, e uscire allo svincolo per Noto.
In treno: la stazione ferroviaria più vicina a Noto è quella di Noto. Da Palermo, Catania e Siracusa, partono numerosi treni diretti per Noto.
In autobus: da Palermo, Catania e Siracusa, partono numerosi autobus di linea per Noto.
Dove dormire a Noto?
Noto offre una vasta scelta di alloggi, da hotel di lusso a bed and breakfast.
Quali sono le attività da fare a Noto?
Oltre a visitare le principali attrazioni, a Noto si possono praticare diverse attività, come:
Passeggiare per il centro storico: il centro storico di Noto è un luogo magico, da esplorare a piedi.
Visitare i musei: a Noto si trovano diversi musei, tra cui il Museo Civico, il Museo Diocesano e il Museo del Barocco.
Fare shopping: a Noto si trovano numerosi negozi, dove acquistare prodotti artigianali locali.
Gusta la cucina siciliana: Noto offre una vasta scelta di ristoranti, dove gustare la cucina siciliana tradizionale.
Consigli per visitare Noto
Visita il centro storico di Noto in mattinata, quando è meno affollato.
Prenota il tuo alloggio in anticipo, soprattutto se visiti Noto durante la stagione estiva.
Indossa scarpe comode, perché dovrai camminare molto.
Porta con te una macchina fotografica, per immortalare la bellezza della città.
Spero che queste FAQ siano utili per pianificare il tuo viaggio a Noto.
Se vuoi scoprire altro sull’isola leggi la nostra guida: “Cosa vedere in Sicilia“.